Sole, vento, acqua, terra, biomasse: lo scenario della generazione energetica distribuita nel territorio campano

L’emergenza climatica sempre più evidente nelle sue conseguenze va fronteggiata con impegni concreti dei decisori politici internazionali, ma anche con uno sforzo importante dei governi locali e dei territori.

È proprio dalle comunità territoriali che molto spesso arrivano i progetti più audaci e ambiziosi che riguardano la transizione energetica. Una rete importante che dal basso contribuisce a perseguire l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1.5°C riducendo le emissioni climalteranti. Anche la Campania sta facendo la sua parte con un’importante crescita delle rinnovabili su tutto il territorio. Al 2020, stando agli ultimi dati Terna, in Campania sono installati quasi 38.000 impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili per una potenza complessiva nominale di oltre 3,2 GW.

L’importanza delle fonti alternative è stata materia di confronto tra l’imprenditoria, la politica ed il mondo accademico in un convegno tenuto presso il CeSMA, polo tecnologico dell’università Federico II di Napoli.

Ambiente S.p.A. crede fortemente nell’importanza di tale tipo di iniziative ed ha partecipato attivamente al citato confronto, presentando il proprio impianto fotovoltaico che con 4689 pannelli è in grado di produrre 1.200.000 kWh ogni anno, energia direttamente indirizzata al proprio produttivo ed equivalente all’energia utilizzata da 450 famiglie, ciascuna formata da 4 persone, nel medesimo periodo di tempo.